Titolo: “Nel mezzo del cammin di nostra vita…”
Il Rione Monticello presenta: MI RITROVAI A GIOCAR UNA PARTITA… OSCURA
Al centro del grande gioco della vita l’uomo-pedina, nel mezzo del proprio cammino, è pronto a lanciare ancora i dadi. Cosa gli riserva il futuro? Su quali caselle dovrà fermarsi? Quanti passi avanti riuscirà ancora a fare? Costretto fra un passato che non può tornare ed un imprevedibile quanto affascinante futuro, crede di essere finalmente l’artefice delle proprie scelte. Ma i dadi, se pur lanciati con gesto cosciente, sono guidati dal caso: cadono, rimbalzano, sbattono, rotolano ed infine determinano il nostro destino. Ci illudiamo di dominare i sentimenti, di poter resistere alla tentazione del denaro e di essere finalmente liberi da ogni condizionamento. Invece, nel nostro profondo, la sete di denaro ogni volta ci trasforma in vampiri, l’amore continua incessantemente a lottare ed il potere ancora ci manovra attraverso invisibili fili. Nel mezzo del cammin di nostra vita dobbiamo allora continuare a giocare e, senza troppa ostinazione e accanimento, tentare sì di vincere … consapevoli comunque che l’importante è partecipare.
Il Rione Borgo Antico presenta: GIUDICI DI NOI STESSI
Il tempo ha scandita,
metà della nostra vita.
A quel punto vissuto,
poter scegliere,
perchè nulla sia perduto.
Divenir pianta, fiore, un animale
e con lor fare cambio della vita,
come fosse normale.
Loro diventar quel che noi
siamo,
e noi parte
di un mondo che non
conosciamo.
Così se la vita di un fior
sarà la nostra realtà
quel che abbiamo dato in questa
poi si vedrà…
Se mani dolci ci coglieranno
oppur,
se piedi rudi ci calpesteranno.
E’ questo, che dovremmo fare
per capir la giusta via
e non continuare a pensare,
con falsità e ipocrisia.
Il Rione Bufali presenta: TORNA IL DANTE E…
Cosa vedrebbe Dante se dopo aver viaggiato, tra i diavoli dell’inferno e gli angeli del paradiso, decidesse di tornare sulla terra proprio ai giorni nostri? La selva oscura che credeva superata, in realtà è ancora qui e molte cose son cambiate.
Le tre “Fiere” adesso non si limitano a rappresentare simbolicamente i vizi degli uomini ma ne sono sopraffatte fino al punto di perdere la testa, “Caronte” fiero e crudele traghettatore di anime, adesso è ridotto a trasportare sulla sua barca traballante e precaria, bombe, scorte radioattive e altri prodotti dell’era moderna. L’unico che sembra soddisfatto del cambiamento è proprio Lucifero che, sogghignante tra le fiamme, ammira la colomba della pace racchiusa in gabbia ed il mondo in rovina.
Ma poi succede qualcosa….Dante ha una visione……
Vede il maligno diventare triste, la colomba liberarsi, il mondo aprirsi all’amore; scopre così che la nostra generazione, “nel mezzo del cammin di nostra vita”, può rendere il mondo un posto migliore grazie a quei valori rimasti sopiti ma mai dimenticati come la pace e l’amore.
E’ un nostro dovere lasciare a quelli che verranno un posto migliore di quello che abbiamo trovato. O almeno, senza perdere altro tempo, provarci!!! A buon intenditor……………..
Sveglia! Attorno a noi possiamo, oltre il sogno, trovare una vita degna di essere vissuta. Tra i bimbi nascono i sogni più belli, ma che si perdono con il passare degli anni; e il tempo trasforma “sognare” con “avere”, così solo tornando un poco bambini viviamo una realtà di sogno che è rappresentata, nel nostro caso, dalle nuvole sparse in ogni dove.
2006 |
1° MONTICELLO |
2° BORGO ANTICO |
3° BUFALI |
---|---|---|---|
Tema | 3 | 1 | 2 |
Sfilata | 3 | 2 | 1 |
Carro | 1 | 3 | 2 |
TOTALE |
7 |
6 |
5 |
Verdetto giuria Palio di San Jacopo 2006:
TEMA
1° CLASSIFICATO RIONE MONTICELLO
La metafora del gioco serve molto bene a rappresentare le difficoltà e l’imprevedibilità del cammino umano.
Di grande impatto visivo la rappresentazione dei temi che l’uomo continua a trovarsi di fronte: il denaro che “vampirizza”; l’amore come lotta; il fascino del potere.
La coerenza e la linearità espositiva nell’affrontare il tema, insieme all’originalità interpretativa riescono a creare un’atmosfera di grande coinvolgimento, cui non è estraneo un uso attento e appropriato degli accompagnamenti musicali. Di particolare effetto, con una punta di drammaticità, la scena finale, in cui gli uomini, ancora una volta pedine, continuano a giocare la loro partita.
2° CLASSIFICATO RIONE BUFALI
Il tema dantesco del viaggio è interpretato come riflessione dei mali della nostra epoca. La commedia divina diviene commedia tutta umana, rappresentata con chiarezza nei vizi capitali, nella lotta tra il bene (angeli) e il male (diavoli); nella guerra simboleggiata dalla colomba imprigionata.
La scelta di attenersi fedelmente al tema dantesco costituisce pur nella linearità espositiva, un limite dovuto alla preoccupazione di esplicitare tutto alla lettera. Ne consegue un eccesso di ingenuità che sottrae un po’ di efficacia alla rappresentazione per altro gradevole e ben fatta.
3° CLASSIFICATO RIONE BORGO ANTICO
Lo smarrimento dell’uomo, giunto a metà del suo percorso terreno, è qui interpretato come occasione per una metamorfosi esistenziale, che riconduce al contatto con la natura.
Ma la consapevolezza della necessità di questo “ritorno alle origini” si indebolisce in salti poco conseguenti rispetto alle dichiarazioni di intenti, circa lo svolgimento del tema.
In quest’ottica, il tripudio finale della natura (di stampo eccessivamente disneiano), pur realizzato con grande maestria, risulta poco aderente con la tematica scelta.
SFILATA
1° CLASSIFICATO RIONE MONTICELLO
Ottimo l’impatto visivo, ottima la ricerca dei costumi, ottima la composizione delle musiche, da migliorare l’effetto sonoro.
La ricerca coreografica ha esaltato la già buona ricerca scenografica in particolare:
– disegno della coreografia: ottimo (originale giocato sulle simmetrie efficaci e curato nell’unisono);
– variazione delle figure: ottimo;
– abbinamento tra gesto e momento musicale: ottimo (soldi, shangai in particolare).
Sono state differenziate efficacemente le esecuzioni coreografiche tra piazza e sfilata, dall’apertura fino alla fine, apprezzabile la tensione interpretativa dei partecipanti.
Ottima la scelta di due colori per scena ma la scelta poteva essere mantenuta anche per la scena dell’oca (troppi colori si perdono nella folla). Ottime le intuizioni sulla forte visibilità dei copricapo a scacchi, interessante il dettaglio dei sonagli nella coreografia dei soldi.
Da penalizzare la permanenza del fianco al pubblico in piazza nel balletto dell’oca.
2° CLASSIFICATO RIONE BORGO ANTICO
Buono l’impatto visivo, ottima la ricerca sui costumi, buona la composizione delle musiche e l’effetto sonoro.
Il livello della ricerca scenografica ha però superato quella coreografica rispetto a:
– disegno della coreografia: insufficiente;
– variazione delle figure: sufficiente;
– abbinamento tra gesto e momento musicale: mediocre
Si sono notate differenze di precisione tra piazza e sfilata, probabilmente in sfilata i capicoro non erano ben visibili dal resto del gruppo, mancanze nella preparazione mnemonica delle coreografie (piume, giudici e fiori).
I bellissimi costumi con le code di piuma, le gonne fiorite e le margherite potevano essere maggiormente esaltate da una cura maggiore dell’interpretazione e dal disegno coreografico.
Molto armonico l’impasto tra colore, musica, costumi e carri secondari.
3° CLASSIFICATO BUFALI
Sufficiente l’impatto visivo da approfondire la ricerca sui costumi.
Buona la composizione delle musiche ma discontinuo il sonoro tra una scena e l’altra.
Il livello della ricerca scenografica paragonabile a quella coreografica:
– Disegno della coreografia: insufficiente;
– Variazione delle figure: insufficiente (ripetitivo nei cerchi);
– Abbinamento tra gesto e momento musicale: sufficiente;
Si sono notate mancanze nella preparazione mnemonica delle coreografie sia in piazza che in sfilata.
La scelta dei colori ha penalizzato l’impatto visivo dei costumi (troppo scuri e confondibili con i colori circostanti), la forma dei costumi era insufficiente a sostenere la buona visibilità a distanza.
Approssimativo l’impasto tra colore, musica, costumi e carri secondari.
CARRO
1° CLASSIFICATO RIONE BORGO ANTICO
Buona modellatura, fantasia nel modellato, ottima rifinitura delle figure e dei particolari.
Buona colorazione e buoni movimenti; azzeccato il movimento dei passi degli scarponi e degli uccelli presenti davanti al carro.
2° CLASSIFICATO RIONE BUFALI
Per la discreta modellatura, per la buona colorazione del diavolo e delle fiamme. Movimenti buoni, sebbene con alcune difficoltà sia nel rientro della colomba sia delle ali del diavolo.
3° CLASSIFICATO RIONE MONTICELLO
Per la debole modellatura, soprattutto per la scarsa espressività della testa e perché risultava vuoto nella parte inferiore.
La colorazione sufficiente, da evidenziare la buona riuscita della chiusura del carro sia nella ruota posteriore del pianale.